COMMITTENTE Agenzia del Demanio
CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE 1° classificato
ARCHITETTURA Ipostudio + Eutropia
PROGETTO PAESAGGISTICO Inland
PROGETTAZIONE URBANISTICA Epsus + Area Proxima
SOSTENIBILITÀ E COLLABORAZIONE ALLA PROGETTAZIONE Weber Architects
STRUTTURE AEI ProgettI + Studio Sazzini
IMPIANTI E VIABILITÀ Aicom
GEOLOGO Rocco Carbonella
ARCHEOLOGO Giano
CONSULENTE PROGETTO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO Enrico Toniato
CONSULENTE COMUNICAZIONE Pressentosa HUB
PROGETTAZIONE 2023-2024
SUPERFICIE INTERVENTO 64.000 mq
COSTO COMPLESSIVO 175,8 mil €
COSTO STRUTTURE 44,9 mil €
RENDER Slim Studio
Concorso di progettazione per valorizzazione e rigenerazione dell’ex STA.VE.CO per la realizzazione del Parco della Giustizia di Bologna
Progetto 1° classificato
Il Nuovo Parco della Giustizia di Bologna rappresenta un importante intervento di riqualificazione urbana che coinvolge l’intera area Ex-Staveco alle porte del Centro Storico del capoluogo emiliano: un vero e proprio brano di città restituito a tutti i bolognesi 365 giorni all’anno. In una visione olistica della trasformazione urbana, il progetto da un lato risolve al suo interno tutte le criticità di interfaccia con le aree limitrofe, ma dall’altro si rende compatibile e disponibile a possibili sviluppi infrastrutturali che rendano tangibile la visione della Bologna del Futuro.
Proporre un “Nuovo Portico per Bologna” rappresenta un gesto unico, perentorio e fondativo che rinuncia al ruolo di “architettura” per farsi “infrastruttura”, opera di urbanizzazione in grado di organizzare dal punto di vista funzionale e tecnologico uno spazio industriale unico ed affascinante; un comparto urbano che contiene in nuce un’idea di città con i suoi grandi contenitori, piazze, monumentali ciminiere in armonica relazione tra di sé.
Se il Nuovo Portico rappresenta la spina dorsale di tutta l’area giudiziaria, il Nuovo Parco della Giustizia si configura come elemento di connessione rispetto ai sistemi limitrofi: il Centro Storico, il Sistema dei Colli, i Giardini Margherita, l’Ospedale Rizzoli.
Il concetto della “scatola nella scatola” si configura come inserimento del “nuovo” quale elemento di valorizzazione e tutela del patrimonio esistente. I luoghi di lavoro individuati all’interno sono sostenibili e l’uso sistematico del verde si propone di creare luoghi innovativi e confortevoli.
Anche il Nuovo Parcheggio interrato si inserisce nel filo conduttore delle infrastrutture ecologiche, configurandosi come una sorta di HUB intermodale che offra tutte le facilities per un “commuting” verso la mobilità sostenibile ed attiva nel pieno rispetto del contesto ambientale.