COMMITTENTE Albstar shpk, Tirana
ARCHITETTURA Archea Associati
STRUTTURE aei progetti
IMPIANTI Studio TI, TFE Ingegneria
PROGETTAZIONE 2016-2018
REALIZZAZIONE 2017-2019
POSTI A SEDERE 22.000
FOTO Pietro Savorelli
RENDERINGS E SCHIZZI aei progetti


Il nuovo stadio nazionale d’Albania è stato inaugurato il 17 novembre 2019 in occasione della partita Albania – Francia valida per le selezioni agli Europei di Calcio.
È uno stadio che si propone come edificio mutifunzionale, concepito come un meccanismo in grado di funzionare perfettamente, garantendo in ogni circostanza la totale separazione dei flussi e delle attività, in modo che la compresenza e la simultaneità degli eventi sia sempre possibile e sicura in ogni circostanza. Il suo schema planimetrico deve essere pertanto chiaro e gli accessi facilmente individuabili. L’impianto planimetrico dello stadio è un rettangolo sfaccettato che realizza otto facce, ciascuna delle quali consente l’accesso a funzioni distinte. Ogni sfaccettatura della sagoma accoglie dei flussi diversi individuando quindi utenti delle aree private, come la torre Hotel e le aree commerciali, e gli spettatori dello stadio.

Internamente il nuovo stadio di Tirana presenta una originalissima struttura ispirata alle forme del Teatro Romano, dove gli spalti sono la cavea ed il quarto lato dell’hotel rappresenta la grande frons scenae. La “scena del teatro” ospita una piccola tribuna VIP, limitata a 1500 spettatori, sormontati da una grande vetrata longitudinale che ospita una sequenza di Sky-box esclusivi, destinati ad un pubblico selezionato, con al centro la Tribuna Autorità e la Tribuna Stampa secondo le quantità e i posti indicati dalle norme UEFA. Tale inconsueta configurazione, oltre a conferire una particolare “teatralità” allo spazio, consente di utilizzare lo stadio anche per i grandi concerti offrendo la possibilità di installare un grande palco a ridosso di questo lungo muro che ne costituisce il naturale sfondo.
Da un punto di vista strutturale l’intero complesso è suddiviso in 5 blocchi indipendenti in elevazione mentre le fondazioni costituiscono un unico “corpo” al fine di assecondare la grande variabilità di caratteristiche meccaniche dei terreni a livello del piano di posa.

L’elevazione di tutti i blocchi strutturali è caratterizzata dalla presenza di solai in soletta piena in cemento armato, di pilastri in acciaio a sezione circolare cava, di diametro 508 mm e spessore variabile, in funzione delle sollecitazioni, e di nuclei scala-ascensore in cemento armato, in grado di offrire la resistenza alle azioni orizzontali, anche di origine sismica, unitamente alle travi inclinate delle gradinate inferiori, che, per loro conformazione, rappresentano, di fatto, un sistema di controventamento. La copertura dello stadio e la grande parete del blocco ovest, dove è posta la tribuna vip e le hospitality, sono, invece, concepite completamente in acciaio per consentire di ottenere strutture leggere, prefabbricabili in officina e istallabili in opera in porzioni di grandi dimensioni e, quindi, in tempi relativamente brevi. Le geometrie molto complesse e la forte integrazione tra le varie discipline, quali strutture, architettura, impianti e impianti speciali hanno reso necessario l’impiego avanzato di software BIM, mentre la progettazione delle strutture in acciaio è stata sviluppata con software in grado di dialogare con i macchinari di taglio a controllo numerico CNC, di cui era dotata l’officina di produzione.

Circostanza questa che ha permesso di eseguire tutto il processo produttivo ai massimi livelli di qualità e velocità.
La realizzazione dell’intero edificio in 24 mesi ha richiesto l’esecuzione di circa 140’000 mc di scavo, sono stati gettati 25’000 mc di calcestruzzo per le fondazioni, 27’000 mc per gli orizzontamenti, 18’000 mc per le strutture in elevazione (di cui 6’000 mc ad alta resistenza), sono state utilizzate circa 10’000 ton di acciaio in barre per c.a. e, infine, circa 180’000 mq di cassero con finitura faccia a vista.
Per le carpenterie metalliche in totale sono state prodotte e installate in 17 mesi circa 6500 tonnellate di acciaio che hanno interessato 95 trasporti eccezionali e coinvolto autogru della portata anche di 600 ton.